Sul filo della memoria

C’è un filo invisibile che lega l’uomo al proprio territorio e unisce il territorio alla comunità che lo trasforma. Si tratta di una relazione profonda che lascia tracce durevoli e significative: individuarle è l’intento delle passeggiate culturali che ogni anno ci conducono alla scoperta di luoghi e memorie significative.

Un percorso sulla via della devozione tra basso Medioevo e pieno Rinascimento alla scoperta di architetture e apparati pittorici che illustrano le trasformazioni della spiritualità e della cultura di un luogo.

Un viaggio riproposto anche ai bambini che, come lo scorso anno, saranno guidati ad osservare i dipinti con occhi diversi.


Coordina: Francesco Gheza, giornalista